quando le notti diventano giorni

26 Nov

Quando la notte diventa giorno,
sento la corrente di questo fiume,
trascinarmi via dal tuo respiro.

Lasciamo che le notti diventino giorni,
noi che ci incontriamo solo negli angoli
dimenticati
di settimane piovose di novembre.

Seduto al bancone di un bar,
bevo distrattamente questa storia,
sorseggio gli errori che ho fatto,
sembriamo due provetti nuotatori.

Invece,
ci voleva uno dei due a dirlo,
non sappiamo nemmeno galleggiare.

Sembriamo due provetti nuotatori,
quando la notte diventa giorno,
invece aspettiamo solo che tu
o io
trovi il coraggio.

Non c’è niente di peggio che toccare tutta
la tua perfezione,
sapendo di non poterla toccare più.

Quando la notte diventava giorno,
mi sono fermato alla tua porta,
toccando le sbarre gelate,
nessuno nel vialetto.

Ho pianto, ubriaco,
appoggiato al cancello di ferro gelato.

Piangevo per questi provetti nuotatori,
che non sanno nemmeno resistere alla corrente.

Piangevo per queste anime,
e per i loro corpi.
Piangevo lacrime da ubriaco,
appoggiato al tuo portone.

Una cosa così,
non l’ho mai fatta,
e forse,
non la rifarò più.

Per te l’ho fatto,
per me tu lo hai fatto.
Aspettami,
forse il freddo non morderà più.

La preghiera,
con il freddo sulla faccia,
passeggiando nel vialetto deserto,
è che tu possa aspettare.

Quando le notti diventano giorni,
ubriaco a pregare.

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