Mi sento così stupido,
Soldatino.
Sono nessuno senza di te,
eppure sei stata qui così poco,
così tanto tempo fa.
Sono nessuno,
non ho bisogno di te.
Ho bisogno di noi.
Di te non ho fatto in tempo ad avere bisogno,
di noi ho sentito subito la mancanza,
sapendo che poi sarebbe stato,
impercettibilmente,
un ricordo futuro.
Alcune parole,
che ci siamo risparmiati,
le ho ripetute viaggiando solo.
Per sentirne l’eco,
mentre respiravo ancora il tuo profumo,
salato di sudore,
di tutte le fatiche che hai fatto per arrivare da me.
Mi sento nessuno
nessuno potrà amarti come ho fatto io.
Tu non crederai a quello che ti dico,
ma io soffro del non essere noi,
senza dirlo a nessuno,
che nessuno vuole ascoltare un lamento sincero,
carne su carne,
ricordi su ricordi.
Un pezzo di te,
ti sei dimenticata,
mentre dipingevi con le dita sulla mia schiena,
e il sole picchiava la città e il fiume,
un pezzo di te.
Un pezzo di cuore,
non te lo renderò,
lo voglio tenere.
Lo rimetterò al suo posto,
quando mi prenderò il resto